Sapere cosa monitorare e come farlo è di essenziale importanza in qualsiasi attività. Conoscere dove vai forte e dove invece sei più carente, dove correggere e dove migliorare è l’unico modo di garantire sostenibilità e crescita alle tue strategie e al tuo business.

Vediamo quindi quali KPI sono monitorabili.

KPI | Social Media Marketing

Il ruolo dei Social consiste nel generare consapevolezza nell’utenza della presenza della tua impresa e del tuo marchio e serve per portare i clienti “dalla piazza a casa tua”, dal Social Network al tuo sito web.

Per monitorare il lavoro che stai svolgendo sui Social ci sono 4 metriche principali da tenere sotto controllo.

  1. Fan e Follower
  2. Demografiche
  3. Engagement
  4. Conversioni e Sorgenti di traffico

 

1. Fan e Follower

Apri un foglio di calcolo su Excel o su Google Drive e inserisci i Social su cui sei presente e a lato inserisci i dodici mesi dell’anno. Visualizza su ogni profilo il numero di Fan e Follower e prendine nota ogni mese così da tenere traccia dei progressi. Idealmente questo numero dovrebbe essere in continua crescita e grazie ad alcuni strumenti (specialmente per Instagram e Twitter) puoi aumentare il tuo seguito.

2. Demografiche

Devi osservare costantemente il tuo cliente, la tua Buyer’s Persona. Le informazioni che devi monitorare con più attenzione riguardano:

  • Sesso
  • Zona di provenienza
  • Gruppo d’età
  • Interessi
  • Professione

Per tenere traccia di queste informazioni puoi affidarti alle statistiche (gli insights) forniti da tutti i grandi Social Network. Se le caratteristiche del tuo target corrispondono alle caratteristiche che avevi designato per la tua Buyer’s Persona, significa che sei sulla strada giusta, altrimenti devi necessariamente correggere il tiro e fornire contenuti più rilevanti per i tuoi clienti potenziali.

3. Engagement

Quantifica il coinvolgimento che i tuoi post ricevono. Alcuni post devono solamente generare coinvolgimento, attirare l’attenzione, anche se al loro interno non c’è alcuna offerta. Alcune pubblicazioni possono essere considerate alla stregua dei filler nelle serie televisive, ossia contenuti interessanti ma che hanno il solo scopo di generare interesse e fare – diciamo così- da “tappabuchi”. In questa fase d’analisi delle metriche devi capire quali sono i trend di formato per i contenuti.

Oggi esistono applicazioni come Soapbox di Wistia che permettono di girare video dall’aspetto professionale dal tuo PC.

Per monitorare il livello di coinvolgimento della tua impresa puoi anche utilizzare strumenti per il Social Media Listening come quelli offerti da Social Media Examiner.

4. Conversioni e Sorgenti di traffico

Seguire solo l’engagement provocato dalle tue pubblicazioni non è abbastanza. È importante pubblicare sempre qualcosa che possa generare interesse agli occhi del tuo pubblico, meglio ancora se ad ogni post che pubblichi alleghi un invito all’azione (CTA – Call To Action) per spingere l’audience a entrare sul tuo sito, navigare e lasciare i dati per essere “nutrito”, convertito e “deliziato”.

In poche parole: quanti click, like o condivisioni si trasformano in fatturato?

Per questo motivo è strettamente necessario utilizzare strumenti di tracciamento come quelli offerti da Google Analytics da allacciare al sito web. Nella definizione della campagna devi legare un obiettivo chiaro e misurabile ad essa (ad esempio, potresti voler ottenere più registrazioni al sito web).

 

KPI | Content Marketing (e sito web)

Nelle metriche da monitorare su Analytics si considera come unità di misura per le visite la sessione. Ogni sessione equivale a 30 minuti e ogni accesso unico corrisponde alla visita di un utente in 24 ore. Gli indicatori per i contenuti e il sito web sono 6:

  1. Direct
  2. Organic search
  3. Referral
  4. Social
  5. Email
  6. Paid search

1. Direct

Si riferisce alle visite degli utenti tramite digitazione diretta dell’indirizzo del sito web e del contenuto nel campo di ricerca. Se è alto questo valore significa che hai una brand awareness molto forte e sei conosciuto dal tuo pubblico.

2. Organic Search

In questo caso vengono visualizzate le visite al sito web effettuate tramite ricerca dai motori di ricerca. Se questo valore è alto significa che il tuo sito e i tuoi contenuti sono indicizzati molto bene sui motori di ricerca e che quindi vanno a cogliere le questioni ricercate dai tuoi clienti (potenziali e non).

3. Referral

I Referral corrispondono a quelle che nel mondo fisico sono le referenze, cioè qualcuno che consiglia il tuo sito a qualcun altro. La forma più utilizzata per i Referral è quella dei backlink, ossia link inseriti in altri contenuti che rimandano al tuo sito e/o ad un tuo contenuto. Se il valore di Referral è alto significa che nel settore sei considerato una fonte autorevole e per questo motivo i tuoi contenuti assumono un grande valore.

4. Social

Si tratta del traffico verso il tuo sito e i tuoi contenuti. A seconda dell’engagement procurato nei post puoi calcolare quanti di coloro che interagiscono col post effettivamente cliccano e navigano sulla pagina di destinazione. Se questo valore è alto non significa automaticamente che avete acquisito una grande autorevolezza, in realtà tutto dipende dagli sforzi sui Social (anche dalla scelta di pagare per post sponsorizzati – Social Advertising), dalle visualizzazioni dei post e dal coinvolgimento procurato in rapporto con le effettive interazioni con il sito web e i contenuti.

Per monitorare singolarmente il traffico su un contenuto, puoi utilizzare strumenti come bit.ly e goo.gl. Sono strumenti che permettono di accorciare il link che vuoi pubblicare permettendo di tracciarne il traffico in entrata. A seconda dei canali scelti per la pubblicazione del link, Google o Bit.ly forniscono le statistiche sul traffico e su alcune variabili come quale browser viene utilizzato, quale sistema operativo ecc.

5. Email

Il traffico via Email è strettamente legato alle campagne di Email Marketing. Per comprendere l’efficacia di questi valori devi rapportare le statistiche offerte da Analytics con quelle offerte dal tuo Email Service Provider, come MailChimp. Un valore alto di sessioni tramite email è un’ulteriore conferma delle, probabilmente altrettanto ottime, metriche delle tue campagne di Email Marketing visualizzate su MailChimp (di cui parleremo qui sotto).

6. Paid search

I valori di questo di questo campo riguardano le visite derivanti dagli annunci sponsorizzati sui canali di ricerca. Un valore alto di queste metriche può indicare che le parole chiave con le quali chiedi di essere indicizzato a pagamento sono quelle più adatte, il ché può a sua volta essere un suggerimento per cominciare ad utilizzare queste parole all’interno del sito e dei contenuti per migliorare le prestazioni dell’indicizzazione organica, la SEO.

È ovvio che, in ambito Wine le parole chiave possono essere molto costose, ma a parte questo, diciamo che l’utilizzo della pubblicità display su Google non è la più economica e non è consigliabile per un approccio di marketing a low budget.

 

KPI | Email Marketing

Le metriche fondamentali da considerare per l’Email Marketing sono 5 e la loro importanza è facilmente intuibile ai fini dell’ottimizzazione:

  1. Delivery rate
  2. Open rate
  3. Click rate
  4. Unsubscribe rate
  5. Bounce rate (Hard e Soft)

 

1. Delivery rate

Corrisponde al tasso di consegna e indica la percentuale e/o il numero di destinatari che hanno effettivamente ricevuto la mail. Un alto tasso di consegna significa che la mail che hai inviato è arrivata nella casella di posta principale e non è stata inserita nella casella della posta indesiderata (il cosiddetto effetto Spam).

2. Open rate

Il tasso di apertura indica quanti tra i destinatari della mail hanno effettivamente aperto la mail. In questo dato vengono raccolte solo le aperture uniche e non vengono calcolate le aperture successive effettuate dallo stesso destinatario. Un tasso di aperture alto significa che l’oggetto della mail è efficace, viceversa significa che dovresti rivedere l’oggetto per rendere la tua mail più attraente o semplicemente, più chiara.

Un tasso di aperture alto significa che l’oggetto della mail è efficace, viceversa significa che dovresti rivedere l’oggetto per rendere la tua mail più attraente o semplicemente, più chiara.

3. Click rate

Il tasso di click indica quanti dei destinatari hanno cliccato su un link presente nella mail (ad esempio una CTA per ricevere un contenuto). Per conoscere la prestazione della tua mail, MailChimp fornisce la media del tasso di aperture e del tasso di click per ogni mercato. Ciò ti permette di effettuare un confronto diretto con il mercato in cui operi.

4. Unsubscribe rate

Sul Footer di ogni mail inviata ad un altro numero di soggetti deve essere sempre presente un link per permettere a chi legge di cancellarsi dalla lista per la ricezione futura di altre comunicazioni. Un alto tasso di cancellazioni può significare che il target di utenti ai quali destini le tue mail può non avere alcun interesse nel leggere le tue comunicazioni; oppure, se le tue campagne prevedono l’invio di una mail al giorno, ciò può disturbare oltremodo i destinatari, provocando un alto tasso di cancellazioni.

5. Bounce rate

Il tasso di rimbalzo comunica il rifiuto della mail da parte del server del ricevente. Un alto tasso di rimbalzo può significare cose diverse a seconda del tipo di Bounce. Ne esistono due tipi:

  • Soft Bounce: può indicare che la casella di posta del destinatario è piena, che il server del ricevente è offline o è in down o che la mail che stai spendendo è troppo pesante.
  • Hard Bounce: può indicare che l’indirizzo del destinatario è inesistente, che il nome del dominio mail non esiste o che il server del destinatario ha bloccato completamente la consegna della mail.

Generalmente, software come MailChimp permettono di capire di quale tipo sia stato il rimbalzo, in modo da capire il motivo della mancata ricezione della mail.

Infine eccoti alcune applicazioni utili per il tuo sito web e per le tue campagne social:

  • Landscape di SproutSocial: permette di tagliare in maniera ottimale una foto per adattarla al meglio, nelle dimensioni, a seconda del tipo di social e del tipo di foto.
  • Canva: permette di creare foto e grafiche con un design attraente e d’impatto conferendo ai tuoi contenuti un aspetto professionale.
  • Compress image e Resize.net: sono tra i tantissimi strumenti online per comprimere le tue foto (per la velocità del tuo sito web è essenziale) e per ridimensionarle.
  • Soapbox di Wistia: è un’estensione del browser Google Chrome che permette di girare video e di montarli in maniera professionale.
  • Goo.gl e Bit.ly: sono due strumenti per accorciare gli URL (i link) permettendo di tracciare quanti hanno cliccato, da dove, se da desktop e da mobile e altre informazioni.
  • Addthis: permette di aggiungere al tuo sito web i link per la condivisione dei contenuti al suo interno e ti permette anche di stabilire da quel numero di condivisioni partire (per dare inizialmente l’apparenza di un contenuto molto condiviso).

Ora non ti resta che liberare parte del tuo tempo per implementare questi strumenti nel tuo funnel online.

Alla prossima.